Treni 2000 on line


La linea ferroviaria Torino - Modane

Gianni Margiotta

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Il nuovo scalo di Torino Orbassano

Il traffico merci della linea del Fréjus, e di tutte le altre direttrici ferroviarie facenti capo al nodo di Torino, negli anni '60 era raddoppiato, e lo scalo merci di Smistamento, presso cui si svolgevano tutte le principali operazioni di composizione e scomposizione treni, cominciava a dare segni di inadeguatezza a causa principalmente dello scarso numero di binari disponibili per le manovre. Stante la mancanza di aree disponibili per un ampliamento dell'impianto, ubicato nell'agglomerato urbano lungo la linea Torino - Genova, si decise di realizzare una nuova stazione di smistamento al di fuori della superficie cittadina, per non avere vincoli di spazio, e si identificò un sito pianeggiante presso il comune di Orbassano. Qui la nuova stazione sarebbe stata collegata alla linea Torino - Modane, e raccordata allo stabilimento FIAT di Mirafiori ed al centro intermodale "S.I.T.O." (Società Interporto di Torino Orbassano).

Piazzale antistante la nuova rimessa del Deposito Locomotive Torino Orbassano. A questo impianto sono state assegnate le E633/E652 che operano sulla linea
 del Fréjus.  In primo piano una delle D145.1000 (FIAT) che operano nello scalo e nella stazione di Avigliana.

Foto: Gianni Margiotta  -  1/3/1992.

 

 I lavori di costruzione, iniziati nel 1971, furono divisi in più fasi in considerazione dell'ingente spesa da affrontare e dei numerosi lavori da eseguire, e nel 1981 si poteva disporre di una serie di 25 binari già utilizzabili e di due collegamenti a doppio binario di 3 Km circa ciascuno, uno con la ferrovia Torino - Modane mediante il nuovo "bivio Pronda", e l'altro con lo scalo di Torino S. Paolo. Successivamente, nel 1984, si attivarono altri 60 binari, il nuovo Deposito Locomotive e la completa elettrificazione dell'impianto realizzato sino ad allora: in tal modo, gran parte del servizio merci di Smistamento poté essere trasferito a Orbassano.

Binario di rimessa di E633, in primo piano la 089 equipaggiata di maglia sganciabile per le spinte in coda.

Foto: Gianni Margiotta  - 26/3/1992.

 

In ultimo, sul finire degli anni '80, si è arrivati al compimento dell'opera, con la costruzione della "sella di lancio" e del terminal intermodale. La nuova stazione merci si avvale dell'utilizzo di moderni apparati ACEIT (ACEI a tabulatore, n.d.r.), occupa una superficie di circa 1.660.000 mq, ha uno sviluppo di binari per circa 170 Km e può movimentare almeno 5.000 carri al giorno; in essa possono sostare circa 2.000 carri. Tali dati mostrano la potenzialità di questa struttura che, unitamente alla possibilità offerta di integrazione del trasporto strada - rotaia tramite il vicino centro "S.I.T.O.", si pone all'avanguardia in Europa.

Locomoive E626, ancora in servizio regolare, sul binario di rimessa ad Orbassano.

Foto: Gianni  Margiotta  - 1/3/1992.

 
L'ammodernamento della Bussoleno-Susa

La linea Bussoleno - Susa, appendice del collegamento internazionale fra Italia e Francia prima dell'inaugurazione della ferrovia Bussoleno - Modane, perse importanza subito dopo l'attivazione del traforo del Fréjus, trasformandosi in tronco interessato da traffico prettamente locale. La discutibile "politica" adottata dalle F.S. dei "rami secchi", in gran voga soprattutto verso la metà degli anni '80, permise di "falcidiare" numerose linee secondarie, alcune delle quali appena rimodernate, e sembrava che non volesse risparmiare nemmeno questo breve collegamento.

Complesso ALe 724 in servizio regionale Bussoleno - Susa; è ancora presente la palificazione ex-trifase.

Foto: Paolo Burdizzo  - Novembre 1990.

 

Esso infatti, nonostante il discreto traffico pendolare e locale, non era purtroppo considerato "produttivo", a causa specialmente dell'elevato numero di passaggi a livello manuali che implicavano l'intervento di un operatore. Per fortuna in seguito, grazie ad un inversione di tendenza, si attuarono interventi atti a "rivitalizzare" le linee minori a scarso traffico e, come per altre linee piemontesi, si decise di mantenerla in vita, dopo naturalmente avere provveduto ad eseguire interventi di adeguamento all'esercizio, per così dire, "economico". Nell'arco di circa sette mesi, a partire dal luglio 1991, la linea è stata interessata da lavori di automazione di nove passaggi a livello (chiusura-apertura comandata dal treno; riduzione del tempo di chiusura), modifica del segnalamento, ricostruzione di alcune opere d'arte e riassetto completo del binario.

Sulla rinnovata linea Bussoleno - Susa, un treno di carrozze a piano ribassato e MD trainato dalla E633.062 (mancante del fregio frontale) corre verso Susa.

Foto: Gianni Margiotta  - 10/8/1995.

 

Il giorno 1 febbraio 1992 la ferrovia è stata riaperta, e l'inaugurazione è avvenuta con il viaggio di un treno speciale di ALe.724 da Torino a Susa. In un secondo momento, senza sospendere il servizio, è stata anche ricostruita la linea aerea di contatto, ancora con le vecchie sospensioni ex-trifase d'origine. Oggi su questa breve tratta di 8 Km i treni effettuano il servizio "a spola" Bussoleno - Susa e viceversa, con qualche servizio diretto per Torino.

In stazione di Susa è in sosta un complesso di ALe 724 ristrutturate, nei nuovi colori Trenitalia

Foto: Gianni Margiotta - 31/3/2001.

 

 

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