Franco Pepe e Adriana Pozzi
I servizi
Trattandosi di mezzi la cui vita operativa abbraccia quasi mezzo secolo, è ovvio che il loro impiego abbia spaziato su tutta la rete elettrificata italiana, è quindi giocoforza limitarsi ad alcune indicazioni sui servizi svolti senza alcuna pretesa di completezza.
Iniziamo dalle ALe 883, consegnate in pieno conflitto e assegnate ai depositi di Firenze e Roma che le impiegano anche in servizi molto differenti da quelli previsti in origine, ma va ricordato che nei difficili anni del dopoguerra il servizio si svolgeva con quanto era disponibile. Concentrate a partire dagli anni ’50 in Lombardia ed assegnate ai depositi di Milano Greco e Lecco (negli ultimi anni solo a quest’ultimo), sono utilizzate in massacranti servizi locali con sporadici servizi di rilievo quali la Freccia Atesina (Milano – Merano) e la Freccia del Bernina (Milano -Tirano).
Diretto Tirano - Milano espletato con un convoglio di ALe 883 rinforzato con da una rimorchiata Le 540 per assicurare il servizio di 1^ classe, a Mandello del
Lario (LC).Foto: Franco dell'Amico.
Terminano il servizio nelle linee della Valtellina con un’appendice sulle FNM che ne noleggia alcune per il servizio tra Vanzeghello e Novara quando questa tratta rimane isolata dal resto della rete per lavori. Terminato il noleggio vengono accantonate e dopo molti anni demolite; si salvano la ALe 883.007 e la Le 883.001 mantenute in efficienza dal gruppo ALe 883 di Tirano.
La linea FNM Saronno - Novara è parzialmente interrotta per lavori, sulla tratta in esercizio sono utilizzate delle ALe prese a noleggio dalle FS, qui un treno
composto da ALe 883.007 + Le 883.004 + Le 883.005 a Castano Primo (MI). Terminato il noleggio saranno tutti accantonati, ma per l’ALe 883.007 c'è un
futuro: è infatti l’unica che è stata rimessa in efficienza per treni storici.Foto: Franco Pepe - 15/4/1994.
Passando alle ALe 840, assegnate ai più importanti depositi della rete, all’inizio assicurano numerosi treni rapidi e direttissimi un po’ in tutta Italia, a titolo d’esempio ricordiamo il rapido “Tirreno” Torino – Roma svolto insieme alle ALe 540 Le 760. L’arrivo delle ALe 540/660 causa comunque il loro lento declino e terminano la loro carriera confinate in servizi locali di sola 2.a classe. Nel 2001, le poche ancora efficienti sono concentrate nel deposito di Alessandria che le impiega nelle brevi ma frequenti relazioni tra Voghera, Arquata, Alessandria, Ovada, Tortona e Novi Ligure.
La ALe 840.005 in partenza da Tortona effettua un treno regionale per Voghera.
Foto: Paolo Burdizzo - Maggio 1993.
Grazie alla disponibilità della divisione regionale Piemonte (DTR) di Trenitalia, un complesso formato dalla ALe 840.046 + Le 640.022 percorre nel 2002 quasi tutte le linee del Piemonte, sostituendo nel servizio ordinario il materiale previsto da turno, per la gioia degli appassionati che informati lo seguono e fotografano ovunque. E’ allo studio la possibilità di conservare questo complesso efficiente a cura del museo Feralp di Bussoleno.
Coronato dalle storiche pensiline di Acqui Terme il complesso ALe 840.046 + Le 640.022 effettua straordinariamente il treno regionale 4626 Savona -
Alessandria, trasportando, oltre ai soliti passeggeri, una numerosa comitiva di appassionati che salutano così l'imminente uscita di scena di quesi rotabili.Foto: Paolo Burdizzo - 13/4/2002.
Un discorso a parte va fatto per le rimorchiate LeBc 840 che entrano in servizio a partire dal 1957. Queste consentono collegamenti veloci, senza cambi di trazione, tra località del Piemonte e della Liguria dove è ancora imperante il sistema trifase, e il resto della rete alimentata a corrente continua. Quando le principali linee sono convertite alla corrente continua, trovano ancora impiego per lunghi anni sulle rimanenti linee alimentate in trifase fino al 1976, quando la conversione in continua è completata e le LeBc tornano alla loro configurazione originaria.
Ha da poco iniziato il suo viaggio verso Alessandria questo complesso di ALe 840 + Lebc 840 ancora sotto il bifilare trifase. Cairo Montenotte (SV).
Foto: Franco dell'Amico - Inverno 1976.
