Sergio Vadora
Ogni appassionato di treni in gita alle Cinque Terre ha potuto senz'altro
notare gli scorci suggestivi che la ferrovia offre in quel tratto. In effetti il
susseguirsi di gallerie a doppio e singolo binario rende così varia la scena
che un rullino di foto non basta mai!
Pensando a tutto questo ed avendo faticosamente conquistato un nuovo spazio in
casa (problema per quasi tutti gli appassionati) ho voluto realizzare un angolo
delle Cinque Terre che da solo rappresenti tutti gli aspetti di questa bella
linea ferroviaria.
Lo spazio conquistato non è molto (non ho le doti strategiche di Napoleone...ma
è stato sufficiente per ottenere quello che volevo), infatti il diorama misura
circa 60x25x25 e riproduce un tratto in cui il binario pari viaggia in sede
differente a quello dispari; per dare una ideale continuazione alla scena ho
fatto terminare i due estremi in galleria, così da non vedere il binario
terminare nel vuoto.
La tecnica di costruzione è molto semplice: dopo aver costruito la struttura
principale del diorama con legno da 0.5 mm di spessore, ho creato la base del
paesaggio in polistirolo opportunamente tagliato e sagomato. A questo punto,
requisiti tutti i quotidiani disponibili in casa, ho ricoperto il tutto con
cartapesta. Prima di quest'ultima operazione vanno posizionati i portali delle
gallerie, i muri di contenimento, il binario e la massicciata.
Tutte le opere murarie sono state autocostruite con l'uso di poliuretano ad alta
densità: bisogna essere molto precisi nell'incidere le pietre (realizzate con
un cacciavite a testa piana un poco affilato) pena un cattivo risultato
estetico. Questo materiale si lavora molto bene, è robusto quanto basta e può
essere verniciato con tinte ad acqua senza difficoltà; bisogna però prestare
molta attenzione nel tagliare i vari componenti per muri e portali: una volta
asportato troppo materiale....non si può più aggiungere!
Per meglio imitare la roccia ho realizzato la cartapesta usando carta di
giornale bianca (la Gazzetta dello sport può restare al suo posto) in modo che
una volta imbevuta di acqua (70%) e colla vinilica (30%) l'inchiostro cede un
po' di colore ed assume così la tinta che trovo essere soddisfacente.
Monti, ferrovia e...manca il mare! Per la sua riproduzione solitamente si
usano resine bicomponenti ed affini ma questa volta ho avuto un'idea diversa:
dopo aver dipinto il fondale direttamente sul fondo del diorama ho sovrapposto
un adesivo usato solitamente per rendere opachi i vetri; le fantasie disponibili
sono parecchie, ma siccome il mare non è mai a fiorellini o quadretti ho scelto
con decisione una fantasia tipo "spatolata" che ricorda moltissimo le
increspature del mare. Una volta applicata l'effetto è ottimo.
A questo punto ho fatto la spiaggia (sabbia di fiume molto fine e setacciata) e
posizionato gli scogli (cemento indurito e rotto a pezzetti).
La vegetazione circostante è composta dalle solite spugnette sintetiche poste
sul terreno con colla vinilica.
Passiamo ora agli accessori che compongono la scena: il palo della linea
aerea, il segnale di protezione e la cabina di ripetizione segnali sono
autocostruiti, come pure la linea aerea fatta con filo di rame incollata con
cianoacrilica.
Tutti i cartelli sono stati fatti al computer e stampati con stampante a getto
di inchiostro a colori.
Ho voluto riprodurre anche il cartello con la lettera "P" (che indica
il binario pari) per far capire all'osservatore che la linea è a doppio binario
su sedi differenti, quindi inequivocabilmente nelle Cinque Terre.
La scaletta di servizio che si arrampica per il muro laterale della galleria è
realizzata banalmente con punti per graffettatrice infilzati nel poliuretano e
verniciati color ruggine.
Gli arrampicanti che pendono dal portale della galleria sono composti da un
capello (non me ne vogliano i calvi...) bagnato con colla cianoacrilica e
"spennellato" dentro la bustina della spugna verde usata per
riprodurre i prati. In questo modo i fiocchi si attaccano uniformemente al
capello assumendo così l'aspetto desiderato.
Le reti di protezione sono realizzate con tulle da bomboniera con intelaiatura
di cartoncino rigido.
L'unico aggiuntivo di origine commerciale è il telefono di linea prodotto da
M.A. Modellismo d' Autore e posto in prossimitá del segnale come al vero e le
staccionate tipiche FS della ditta Pola.
Moltissimi i piccoli lavori di rifinitura per rendere più realistica la
scena: leggero invecchiamento delle opere murarie simulando le macchie di
umidità e sporcatura del binario e della massicciata.
A questo punto si può disporre sul diorama un bel modello, che non stoni però
con l'ambientazione stessa; vediamo come comportarci.
Ho voluto riprodurre la linea allo stato attuale, inserendo quindi la centralina
ripetizione segnali e i cartelli azzurri antinfortunistici all'imbocco delle
gallerie, pur mantenendo il vecchio palo della linea aerea ed i binari con
traversine in legno (cose ancora ben diffuse su questa linea); questo consente
di mettere sul diorama treni con la nuova veste cromatica delle ferrovie
bianco-verde-blu e i nuovi pendolini.
Attualmente su questa linea circolano treni di tutte le categorie quindi
possiamo disporre di una vasta scelta di rotabili: E636, E645, E646, E656, E633,
E444R, E402B, E402 (Lima permettendo!), ETR450/460/480 e piú raramente E424
serie 200, tutti seguiti da carri o carrozze di ogni tipo, comprese quelle per
treni turistici nel periodo estivo.
Ovviamente un E428 o un E646 con le modanature stonerebbe un po' a meno di un
piccolo compromesso....
Non resta altro che porre sui binari il modello giusto e gustarsi la scena
ricordando quella bella gita alle Cinque Terre.
Sergio Vadora
Scansioni foto: P. Burdizzo